Farah come Sakineh. Oggi il Regno Unito la consegna al boia
pubblicato il 14 settembre 2010 alle 16:45
La Ghaemi, accusata dalle autorità iraniane di aver fatto circolare copie dei Versetti Satanici di Salman Rushdie, sarà rimpatriata in Iran con i suoi due bambini e rischia la lapidazione.
Continua la nostra ricerca di storie di donne che nel mondo rischiano una condanna a morte proprio come Sakineh. Scopriamo così che il Guardian riporta il caso di una donna iraniana accusata dal regime di Teheran di aver fatto circolare copie dei Versetti Satanici di Salman Rushdie e che rischia di essere frustata e lapidata se oggi avverrà il suo allontanamento forzato dalla Gran Bretagna.
INTOLLERABILE - Gerald Kaufman, parlamentare laburista di Gorton, da dove è partita la campagna mediatica per impedire il reimpatrio della famiglia, ha bollato come “intollerabile” la decisione di allontanare Farah Ghaemi, 45 anni e i suoi figli di 20 e 10 anni. “Questa donna sarà senza dubbio esposta alla possibilità di essere picchiata, torturata, imprigionata o lapidata – ha affermato Kaufman – questo è un regime estremamente crudele e pericoloso. Spedire una famiglia che comprende una donna vulnerabile in un posto come l’Iran mi sembra intollerabile“.
GOVERNO INGLESE SPIETATO - Il reimpatrio programmato arriva proprio quando crescono i timori per la sicurezza delle donne dissidenti iraniane dopo il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, che potrebbe affrontare l’esecuzione dopo essere stata condannata per un presunto caso di coinvolgimento nell’omicidio del marito e dopo aver ricevuto 99 frustate in carcere per “diffusione di corruzione e indecenza” per una sua presunta foto senza velo apparsa sul Times – foto che apparteneva in realtà ad un’altra donna. Kaufman ha scritto al ministro dell’immigrazione, Damian Green, ma fino a ieri non aveva ancora avuto una risposta. “Sono in Parlamento da 40 anni e non ho mai affrontato un governo, laburista o conservatore cosi spietato e indifferente verso casi di immigrazione individuale come questo” ha aggiunto.
GO HOME - I sostenitori temono che la famiglia Ghaemi, arrivata nel Regno Unito, dopo essere fuggita dall’Iran nel 2007, sia stata inclusa nei tentativi del governo di coalizione di noleggiare voli per far tornare i richiedenti asilo con i bambini nei loro paesi d’ origine il più rapidamente possibile. Nel mese di agosto, la donna era stata sottoposta ad un colloquio in cui le venne chiesto di tornare volontariamente in Iran altrimenti sarebbe stata allontanata con la forza. Lei rifiutò e venne informata che avrebbe ricevuto un provvedimento di allontanamento entro due settimane. Tutti i precedenti tentativi della famiglia di chiedere asilo nel Regno Unito erano falliti, ma gli avvocati adesso ci stanno riprovando per motivi nuovi, sostenendo cioè che il ragazzo di 10 anni è sottoposto ad una consulenza psicologica per i traumi sperimentati durante un periodo di lavoro presso il centro di detenzione di Yarl’s Wood. Donna Brown, rappresentante legale della famiglia, ha detto che non vi era stata alcuna valutazione dello stato mentale del bambino anche se lui aveva ricevuto una consulenza settimanale a partire da gennaio per il trauma subito durante la detenzione. Una domanda separata, inoltre, è stata effettuata per ottenere un provvedimento inibitorio contro il rimpatrio da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo.
IL LIBRO NOCIVO - La donna ha affermato di essere arrivata nel Regno Unito durante l’estate del 2007 per visitare parenti e per riprendersi dopo la morte del marito avvenuta in un incidente d’auto. Sottolinea che si sarebbero dovuti trattenere all’estero solo per uno o due mesi, ma che poi hanno ricevuto una telefonata dall’Iran nella quale li avvisavano che la loro casa era stata perquisita dalla polizia. Gli avvocati hanno già prodotto una copia e la traduzione del mandato d’arresto, dove è riportata la motivazione: “In relazione alla diffusione, la fabbricazione e la propaganda, contro il sistema sacro della Repubblica islamica dell’Iran, del libro nocivo dei Versetti Satanici“.
di Teresa Scherillo (makia)
Da Giornalettismo.com Farah come Sakineh. Oggi il Regno Unito la consegna al boia
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