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mercoledì 8 febbraio 2012

Prima della cura e dopo la cura

Eh sì, anche i carabinieri, ogni tanto, uccidono le proprie compagne o ex compagne.
Purtroppo, lo ripetiamo sempre, la violenza maschile è trasversale, non conosce razza, ceti, religioni, perché misoginia e concetto di uomo-padrone sono diffusi più o meno omogenamente in tutto il mondo.
È accaduto anche ieri. Speriamo non accada più.

Facciamo un salto indietro fino ad un femminicidio risalente ad agosto 2010.
Fabrizio Bruzzone, carabiniere quarantenne, uccide a coltellate la moglie, Mara Basso, trentottenne e fugge in moto.
http://www.liberoquotidiano.it/news/467717/Raptus-di-follia-a-Genova-Carabinieri-uccide-la-moglie-a-coltellate.html

In che modo viene presentata la notizia laddove si mira a danneggiare l’intero genere femminile?
Così:
Prima della cura 1

Eh sì, le ipotesi sono solo due: o l’Italia è un Paese di assassini, oppure alcune donne riescono a far perdere la testa anche ad un carabiniere.
Siccome la prima ipotesi è assurda, la seconda è quella suggerita come autentica, quindi Mara Basso deve, secondo le tesi del commentatore, essere riuscita a far perdere la testa persino al marito carabiniere, giacché i carabinieri sono, per convenzione, una categoria incapace di scatti d’ira incontrollati o violenza ingiustificata, evidentemente.
Ergo, dev’essere violenza giustificata e la signora se l’è cercata, ha provocato ed ha meritato la morte.
Pochi giorni dopo il femminicidio, il marito delirante (non si sa ancora se autenticamente malato o se si tratti di un atteggiamento studiato) parlava dell’assassino in terza persona e della moglie come “il pilastro portante della mia vita”, quindi tanto insopportabile la signora non doveva essere.

Sincerità, è questo il nome che vorrei dare a te (come cresce una pagina bufala,II)

Per fortuna ci pervengono continuamente delle segnalazioni interessanti e ci sentiamo in dovere di mostrare a tutti i metodi con i quali si abbindolano gli utenti su Facebook per farli iscrivere a pagine che hanno un titolo-esca per proporre un contenuto-veleno.

sincerità 1

sincerità 3
sincerità2

Notate nulla di strano? Messaggi identici provenienti da gruppi dal titolo differente. Alcuni gruppi sono orientati alla bigenitorialità, all’approvazione del ddl957 che renderebbe l’affido condiviso obbligatorio anche in caso di violenze denunciate su donne e bambini. Altri, invece, hanno titoli da richiamo che fa leva sugli istinti dei meno furbi.
Gruppi come “Io amo fare l’amore. E tu?” ( e a chi non piace fare l’amore, sarebbe la risposta scontata!) erano (forse lo sono ancora, non abbiamo ancora verificato) gestiti da profili femminili fittizi, come già vi abbiamo raccontato qui.