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domenica 19 settembre 2010

Il falsario sbugiardato: lo smontaggio delle statistiche maschiliste fasulle

Purtroppo, non ho i poteri di Sauron, non riesco ad essere dappertutto in rete, non riesco a leggere tutto e non ho neppure una rete di fidi nazgul sguinzagliati in giro a setacciare internet onde avvertire il padrone del minimo passaggio di un capoverso con contenuto vagamente favorevole alle donne (per consentire a lui o a qualche Uruk Hai di calare dall’alto come un falco disseminando i suoi dati artefatti che capovolgono la realtà basandosi su “ragionamenti” che definire sofistici è insultare il sofismo e che definire ragionamenti è insultare il ragionamento).

Eppure quanti polli e quante polle ci cascano! Ma non c’è da meravigliarsi, in fondo è o non è il Paese in cui le masse scendevano in piazza per urlare “A noi!”? è o non è il Paese in cui un multimiliardario plurinquisito e in odore di mafia ha vinto le elezioni ben tre volte?

La colpa sarà mai tutta del PD? Eh no, ma guai ad essere sinceri o si diventa impopolari.

Agli italiani piacciono tanto gli imbonitori. Sta nascendo un altro astro della televendita da web, un’altra Wanna Marchi, anzi un Wanno (che lui è uomo maschio, eh, mica uomo femmina come quelli che si schierano con le femministe!).

Embé, nel mio peregrinare insonne mi sono imbattuta in questo articolo e mi chiedo come mai avessi fatto a perdermelo.

La mia stima per Antonio Crea (in arte: Tafanus) è aumentata un altro (bel) po’.

Credo che questo pezzo diventerà un must e che lo riproporrò parecchio.

Non solo beta

Da Lameduck, L’orizzonte degli eventi

 

uomini-che-ricamano Il femminicidio, l’ultimo caso oggi a Spinea, non esiste, è un’illusione ottica, secondo il neonegazionismo gné gné. E’ un invenzione del demoplutofemminismo cattivo che – com’è che dice il guru degli ometti beta?

“ha spaccato il fronte di classe” e ha messo la moglie dell’operaio contro suo marito“.

Visto che gli abbiamo mandato a puttane la rivoluzione? Sono gli ultimi fuochi fatui che emanano dal cadavere di Lotta Continua, bisogna essere indulgenti.

Se non ricordo male sono ufficialmente bandita dal loro sitarello “for men only” da quando mi sono permessa di turbare il loro sgrullatoio con qualche irruzione non gradita. Loro però mi citano e si eccitano con i miei scritti facendosi venire i goccioloni e non è giusto, voglio i diritti d’autore.

Si preoccupano perfino che possa far danni su qualche paziente, che non ho perché per la verità lavoro in tutt’altro settore e non sono psicologa clinica ma sperimentale, quindi i cervelli li posso anche strizzare, volendo, ma solo da morti. “Presunta” psicologa, anzi. Negare la professionalità e la cultura di una donna ha un potente effetto sull’ometto: glielo allunga sempre di almeno cinque centimetri, come il naso a Pinocchio, per questo non vi rinuncia mai. Peccato che l’effetto non sia permanente ma solo momentaneo.

Ringraziandoli sentitamente per l’attenzione e tornando alle cose serie, vi riporto la risposta che Tafanus ha dedicato ad un commentatore che qui e sul suo sito aveva creduto di poter controbattere al post sul femminicidio con gli argomenti della statistica alle vongole e mal gliene incolse.

Scriveva tale Riccardo:

Femminicidio ?

Rapporto Eures-Ansa 2008:

Omicidi TOTALI in Italia: 601
Omicidi in famiglia: 171

“Dal 2000 (226 omicidi in famiglia, l’anno record del decennio) ad oggi i numeri sono tuttavia in calo.”

Ripeto: DAL 2000… AD OGGI I NUMERI SONO TUTTAVIA IN CALO. (Ma come… non stava aumentando il… femminicidio ?)

Rapporto EURES 2003 sugli omicidi in Italia:

“Profilo della vittima. Complessivamente, le vittime di omicidio sono soprattutto uomini: 444
vittime (pari al 70%) contro 190 donne (30%).”

E i dati sono ancora calati rispetto al 2003. Poi:

“Nel 91,3% dei casi il killer è un uomo; nell’8,3% una donna.”

Il 91% dei killer-uomini uccidono però per la maggior parte ALTRI UOMINI (oltre il 70% di tutte le vittime di omicidi), mentre l’8,3% di donne uccidono perlopiù UOMINI e BAMBINI/E.

Delitti in famiglia:
“A uccidere per motivi passionali sono soprattutto gli uomini (30,7%), mentre le donne killer sono
spesso compromesse da disturbi psichici (23,6%).”

Notare come le donne-killer vengano “scagionate” (“spesso compromesse da disturbi psichici”).

E ancora:
“Negli omicidi in ambito lavorativo la vittima è in tutti i casi registrati (12 nel 2002) di sesso
maschile.”

Sugli omicidi in famiglia:
“L’omicidio in famiglia – Nei 223 omicidi in famiglia del 2002 prevalgono le vittime donne (63,2%
dei casi a fronte del 36,8% dei maschi),”

Notare il linguaggio: “donne e MASCHI”… Comunque il divario non è un granchè, di sicuro è ben lontano dalla disinformazione presentata da Lameduck (notate come non ha postato alcuna fonte statistica, ma solo uno sfogo isterico): 63% contro 36%. Il 63% delle vittime donne in famiglia sono quindi 140. Ripeto: 140. In un paese di 60 milioni di persone. Una goccia nell’oceano.

Ancora dal rapporto EURES:
“Le donne uccidono principalmente i
figli (52,9%) i coniugi (23,5%) e i genitori (8,8%).”

Ancora:
“Nei delitti in famiglia si costituiscono o lasciano arrestare principalmente
le donne (70,6% contro il 42,3% degli uomini), mentre gli uomini tendono maggiormente a
suicidarsi (30,7% contro il 2,9% delle donne). Sono tuttavia soprattutto le donne a premeditare
l’omicidio (38,2 contro il 23,5% degli uomini).”

Quindi le donne premeditano l’omicidio più degli uomini, però “spesso sono affette da problemi psichici” (e quale assassino non è affetto da “problemi psichici” ?).

Tutto questo, in un paese di 60 MILIONI DI ABITANTI.

Detto in poche parole: non esiste alcun “femminicidio”, e tutti quelli che hanno plaudito a questo post di Lameduck ci fanno la figura dei boccaloni.

“Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”
Anonimo

Quando si dice la sfiga. Tafanus che, disgraziatamente per Riccardo, è piuttosto ferrato in statistica, gli risponde così:

“@ Riccardo: ogni tanto fa piacere avere dei “maitres-à-penser” fra i nostri commentatori… Dunque, dato che sei stato generoso di particolari, lo sarò anch’io:

-a) La “Eures”, che citi come fosse la bibbia, nessuno sa cosa sia esattamente. Se ti prendi la briga di andare sul loro sito, alla pagina “chi siamo“, scopri che c’è scritto che la Eures è la Eures: non il nome del titolare e/o dei soci, o di un comitato scientifico, o di un board… NIENTE. Niente di niente. Dietro, per quanto ne so io, ci potrebbe essere anche la figlia della mia portinaia, che di professione fa la manicure. Invece (ma devo andare a cercarmi la fonte altrove) c’è tale Fabio Piacenti. Uno spesso sponsorizzato dal criminologo Bruno (quello di Bruno Vespa). Uno che scrive libri che solo la Franco Angeli pubblica. Il che, per gli addetti ai lavori, è quanto dire.

-b) TUTTE le società di ricerca che rispettano determinati standards metodologici sono associate alle ESOMAR, che raccoglie 5.000 accreditati istituti in tutto il mondo. Alla Esomar, la Eures è assolutamente sconosciuta. Vedi motore di ricerca della Esomar . Esattamente come la fantastica Euromedia della paleontologa Ghisleri, che fa sempre e solo sondaggi sulla fiducia a Berlusconi. Committente Euromedia, Acquirente Euromedia. Fiducia al premier 62%, quando tutti gli altri la danno intorno al 40% in discesa. Campione di 1000 telefonate (ma non ci dice quanti siano i “rifiuti”), neanche stratificato per livello di istruzione. Pertanto una casalinga di Voghera di 40 anni è assolutamente assimilabile ad una primaria ospedaliera di oncologia di Udine.

-c) Ma visto che ti sei fatto una cultura sull’opera di Piacenti, ti accontento aggiungendo un suo scritto, che hai accuratamente trascurato, da buon “rabdomante selettivo”:

“…in dieci anni, dal 1997 al 2007, le violenze sessuali sulle donne denunciate sono triplicate, da 1582 a 4500 casi all’anno, e anche in Lazio sono triplicate, passando da 159 a 438 casi all’anno.

Che piagnone, però, queste donne… Poi però il buon Piacenti non ci spiega quali siano i numeri e gli andamenti delle violenze sessuali subite da uomini, da parte di donne. Sarà per la prossima ricerca.

-d) poi ci informi di una cosa che conosciamo tutti, e cioè del fatto che dal 2000 gli omicidi sono in calo, ed aggiungi, radioso: ma allora dov’è il femminicidio? Non saprei, amico, visto che all’interno di un generico “omicidi in calo” non ci dici quale sia il calo di quelli maschili, e quale sia il calo di quelli femminili. Neanche Eures o Euromedia avrebbero saputo fare peggio.

-e) poi ti lasci scappare: “…Delitti in famiglia: a uccidere per motivi passionali sono soprattutto gli uomini (30,7%) (…ma va???…) mentre le donne killer sono spesso compromesse da disturbi psichici (23,6%).” Notare come le donne-killer vengano “scagionate” (“spesso compromesse da disturbi psichici”).

Amico, chi è che le scagiona inventandosi i disturbi psichici: Io? Tu? Lameduck? Oppure la mitica Eures, diventata improvvisamente truffaldina ed inaffidabile?

-f) Amico, mi meraviglia la tua meraviglia che siano in grande maggioranza sia gli ammazzattori che gli ammazzati maschi. Mai sentito parlare di criminalità organizzata, guerra fra bande, rapinatori? E allora? la maggior parte degli ammazzati sono uomini? e allora? chi li ammazza, donne, o altri uomini? In questo passaggio la scemenza delle osservazioni tocca vette altissime.

Amico, sei tanto fuori che non hai capito che qui la matrice del discorso è la violenza “di genere”, non la guerra fra bande di spacciatori, o fra bande per il controllo del movimento terra a Gioia Tauro. E’ tanto difficile, arrivarci? Ci fai le statistiche degli uomini stuprati da donne, e del numero relativo di uomini ammazzati per aver opposto resistenza? Ci citeresti le fonti della Eures? Oppure compri qualsiasi merda a scatola chiusa, senza preoccuparti del percorso scientifico della merda stessa, purchè questa merda abbia il tipo di puzzo che preferisci?

Vedo, ancora, che la Eures fa anche ricerche, quasi sempre per una committenza fascio-laziale. Ma il problema è che persino per la tollerante legge italiana, una ricerca non esiste se non ha i requisiri minimi per essere pubblicata (pubblicazione OBBLIGATORIA) sul sito governativo.

Ebbene, in questo sito la Eures brilla per la sua assoluta assenza. Niente. Zero. Un Istituto Fantasma.

Chiudo con una tua citazione: “Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero”.

Aggiungo che ancora più disonesto è colui che non falsifica i dati (troppo scopribile!), ma “seleziona” quelli da dare e quelli da non dare, sceglie fonti di infimo livello, non cita le fonti che la sua fonte non cita, In aggiunta, è assolutamente incapace di condurre un’analisi non cretina, sia pure prendendo per buoni i dati non buoni d’origine.

Mi raccomando, aspettiamo con ansia le statistiche sulle stupratrici. Ci Mancano.”

Fonte: http://lameduck.wordpress.com/2010/07/06/nonsolobeta/

 

Magistrale!

2 commenti:

  1. Devo ancora capire se sono in pochi questi omuncoli che aprono vari siti\blog per celebrolesi impotenenti e se sono sempre gli stessi.
    Comunque tutto è partito dal movimento Uomini3000.

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  2. Sono più di quanti si spera...guarda, non so dirti chi abbia cominciato. Probabilmente l'uomo di Neanderthal...

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