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domenica 13 ottobre 2013

Il sessista quotidiano


Inutili i continui appelli nazionali ed internazionali alla rappresentazione non umiliante dell’immagine della donna sui media. Il pezzo di carne “tira” e i quotidiani on line si mettono in concorrenza con i siti porno e con la peggiore pubblicità sessista ma il risultato è anche più disastroso di quello del carrozziere di provincia pubblicizzato da un sedere femminile perché articoli che denunciano forme di violenza sulle donne non dovrebbero essere mai corredati da foto del genere:

sessista1
Questa la foto di Padovaoggi.it

Sessista2

Questa la foto de Il Gazzettino.it ed è quella piaciuta di più, evidentemente, perché è la stessa utilizzata su Leggo.it,

giovedì 23 febbraio 2012

Dossier : COME DIFENDERSI DAI FAKE? VALUTANDO LE INFORMAZIONI

Da qualche giorno, ho scoperto il mondo sommerso e palpitante di vita che si cela dietro (quanto dietro?) i fake: falsi gruppi inneggianti ad una giusta causa (la propria).
Una delle obiezioni più frequenti poste da utenti di Facebook incappati nel clone di NOALLAVIOLENZASULLEDONNE, è questa:
“Ci sono vari articoli da loro riportati che dimostrano nero su bianco le loro tesi.”.

L’era dell’informazione in rete ci ha investito con una sorta di “delirio di onnipotenza” e porta a sottovalutare questo: ai tempi in cui giocavamo in cortile, Mario diceva nell’orecchio a Giorgio che Giovanna e Pino gli parlavano alle spalle; ai giorni nostri, invece, Mario invierà un’e-mail per raggiungere lo stesso risultato.
E potrà persino creare un falso profilo di Facebook, chiamandosi Giovanna o Pino.
Se poi avesse anche parecchio tempo a disposizione, davvero poco daffare e un gran rancore personale verso Giovanna e Pino, potrebbe addirittura creare: un blog, una pagina, più pagine… che dimostrino che Giovanna e Pino hanno compiuto le peggiori nefandezze (da quando hanno rubato le caramelle in seconda a quando hanno fumato uno spinello a scuola).

Ho usato il verbo DIMOSTRARE.
In realtà questo non DIMOSTRA nulla. Semplicemente lo crea come vero.
Che cosa possiamo fare, a questo punto, per cercare di comprendere se una notizia che abbiamo recuperato o che ci viene segnalata in rete ha un margine di verità sufficiente?
In primis usare il buon senso, poi scoprire quali sono le fonti originali dell’informazione e cercare di farci un’idea su chi sia il nostro Mario (colui da cui è partito tutto).
Da ultimo, ma non ultimo, chiederci: DOVE VUOLE ANDARE A PARARE Mario?

Come una routine d’igiene personale, compio il mio pellegrinaggio quotidiano nella profana terra dei “FAKE sulla violenza alle donne”. O sulla “violenza di genere”, come loro predicano (la scelta lessicale mi fa riflettere proprio su che “generi” di violenza si operino).
Oggi leggiucchio qua e là, mi soffermo sui commenti… ché i contenuti del FAKE sono parecchio noiosi e ripetitivi, come ogni tiritera di qualcuno che abbia una gran coda di paglia e pochino da raccontare.
Intraprendiamo insieme un viaggio nell’informazione per osservare se l’affermazione “Ci sono vari articoli da loro riportati che dimostrano nero su bianco le loro tesi.” sia vera o falsa.
Seguitemi.

lunedì 13 settembre 2010

C’è poco da commentare a certe immagini…

Abbiamo ricevuto una segnalazione per questa immagine. In questo forum le ragazze sono a caccia di chi abbia mai potuto scattare questa foto.

Un regalino personale ai maschilisti internettiani che sognano una donna così e non lo nascondono neppure:

http://www.kunstforum.com/forum/sonstiges/1357-bild-gesucht.html