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martedì 19 ottobre 2010

Tutti a caccia delle briciole di Sarah. L’orgia della stampa.

Che spettacolo ignobile osservare chi per settimane si è lanciato in allusioni alla fuga volontaria, spietate illazioni partendo dall’analisi di ogni cuoricino usato come puntino da una normalissima quindicenne sul suo normalissimo diario da quindicenne, poi si è lanciato al massacro di Chi L’Ha Visto e adesso sta banchettando disgustosamente con ogni frase, ogni virgola, ogni sospiro, ogni filo d’erba che si muova nei dintorni di Avetrana.

Tutti i giornalisti disponibili alla trasferta e all’appostamento costante, pure quelli non disponibili, sono stati riversati intorno alle case degli Scazzi e dei Misseri, microfono al massimo, per carpire ogni bisbiglio dietro le imposte delle case di tutto il vicinato. Quale sete di giustizia! Quale amore di verità, vero? Ma per nulla! Se un quotidiano ha i propri inviati in un posto, gli altri non possono essere da meno e riportare meno contenuti della concorrenza, non sia mai! Ma ciò che preoccupa davvero è che gli inquirenti stiano seguendo le piste degli improvvisati segugi di tracce che non sono che gossip, pettegolezzo.

Le parole di Claudio e quelle di Concetta Scazzi, infatti, sono state distorte nei vari programmi televisivi dediti alla coltivazione della morbosità : l’uno (Claudio, fratello maggiore di Sarah) aveva sostenuto che, qualora fosse venuto a conoscenza di molestie, sarebbe intervenuto personalmente e che, invece, la piccola aveva con lo zio un rapporto normalissimo e continuava a frequentare casa Misseri con la stessa tranquillità di sempre; l’altra (Concetta, la razionale mamma della vittima), disperata per la mancanza di notizie, aveva chiesto di indagare sui conoscenti, su chiunque, persino su se stessa. Come queste affermazioni si siano trasformate in “Anche Claudio sapeva delle molestie” e “ anche Concetta aveva sospetti della famiglia” si può spiegare solo attraverso il gioco del “telefono senza fili”, quello che dimostra già ai bambini come una notizia, passando di bocca in bocca si ingigantisca e si alteri fino a deformarsi.

Non credo che la stampa abbia tra le mani i veri indizi che hanno portato gli inquirenti a stabilire il fermo di Sabrina. Le comunicazioni ufficiali escono fuori a bocconi ma il “pezzo” bisogna pur farlo, ed ecco che si passa ad aggiungere ingredienti e frullare sapientemente.

Così, se era assurdo che Michele Misseri avesse strangolato da solo (un uomo abituato al lavoro nei campi) una ragazzina di 40kg cogliendola di sorpresa alle spalle senza fare rumore o creare un suono, non si spiega come, nello stesso pochissimo tempo disponibile, Sabrina abbia potuto trascinare Sarah in garage, iniziare una discussione animata durante la quale Sarah avrebbe urlato e si sarebbe vista avvicinare dallo zio il laccio senza ribellarsi con tutta la forza che aveva, il tutto senza fare neppure abbaiare il cane che aspettava seduto davanti al cancello. Nel primo caso ci si poneva la questione del rumore e nel secondo il rumore è ovvio ma non importante. Domani diranno che tutto il vicinato sapeva e  che, quindi, tutto il vicinato era complice?

Perché è così assurdo che Sarah sia scesa in garage dallo zio? Per una presunta palpata al sedere di cui non si hanno notizie certe? Sarah non si aspettava certo di venire uccisa, quindi non c’è proprio nulla di assurdo nel suo comportamento, soprattutto alla luce delle dichiarazioni del fratello Claudio.

Perché il fatto che la madre di Sabrina abbia potuto indicare la zona della sepoltura, la sera stessa sarebbe indice di complicità o favoreggiamento? Tutti dicono che lei fosse interrogata insieme al marito la sera della confessione, quindi sapeva benissimo (come lo sapevo io che ero a casina mia e questa gente non al conosco) che le ricerche del corpo erano partite dove il marito aveva detto ed è ovvio che una moglie conosca l’ubicazione delle terre del marito.

Ricordo che tutt’Italia sapeva. La notizia è stata data in diretta da Chi L’Ha Visto ed è curioso che quando serva fare a pezzi una trasmissione di pubblica utilità si scaglino tutti in una direzione e oggi siano tutti contemporaneamente colpiti da amnesia, convinti che la madre di Sabrina abbia rivelato un dettaglio sconvolgente e sconosciuto.

Questo sempre se non ci nascondano dettagli chiarificatori, ovviamente.

Suona altrettanto assurdo che Sabrina sia sospettata di avere tolto la batteria al cellulare se i tabulati hanno confermato i suoi squilli verso il telefono di Sarah fino al momento dello spegnimento e in quel momento Sabrina era in auto con Mariangela. Capisco che per i giornalisti che si stanno  dedicando alla santificazione di Michele Misseri ed alla demonizzazione delle donne della famiglia Sabrina sia una virago diabolica ma è anche ubiqua?

E se fosse stata lei, visto che non è una sprovveduta, visto che le intercettazioni (nella versione dei giornali) riportano che si fosse lamentata che “il giorno prima” del ritrovamento del cellulare di Sarah, tutti l’avessero toccato e quindi ci fossero le impronte di tutti, è ovvio che avrebbe fatto sparire il cellulare per sempre o almeno lo avrebbe fatto ritrovare senza impronte.

Insomma, giocare a Cluedo con un branco di ragazzini di 12 anni sarebbe più gratificante per la propria intelligenza che leggere le abnormità riportate dai quotidiani.

Che dire dei sospetti sbattuti come titoloni icastici e indiscutibili?

la Stampa

Cosima sapeva tutto? In questa nazione è finita la presunzione d’innocenza persino se non si è neppure indagati? Basta una voce per emettere una sentenza sotto gli occhi di milioni di lettori? E nel giro di 120 secondi tutti i quotidiani si uniformano, riportando la notizia. La distinzione è solo nelle sfumature, nella scelta dei termini.

Per non parlare dei quotidiani che approfittano per piazzare ricostruzioni filosofico-fantasiose allo scopo di dare sfogo alla misoginia più becera ed alla più sfacciata esaltazione della figura del padre, come in questo articolo del Corriere.it a firma Goffredo Buccini.

http://www.corriere.it/cronache/10_ottobre_19/buccini-sarah-misseri_3999a280-db43-11df-a6e9-00144f02aabc.shtml

“I paparini, si sa, stanno al mondo proprio per aggiustare le cose, quando le cose si mettono male. Con quelle mani che la moglie Cosima, «Mimina», ancora rimpiange ogni volta che le si spacca un tubo del lavandino o le va in tilt una lampada del salotto («essì, per queste faccende mi manca pure adesso che per me è morto»)”

La moglie ingrata e sfruttatrice, dominante e manipolatrice, bugiarda e calcolatrice e il marito, la perla di casa! Veramente gli uomini capaci di effettuare riparazioni sono quasi estinti, altrimenti non costerebbe milioni e settimane di attesa chiamare un idraulico. In casa mia i sifoni,i filtri, le guarnizioni, qualche tubo flessibile e pure i manicotti filettati o talvolta i galleggianti li ho cambiati io. Donna. Da quando i paparini “si sa, stanno al mondo proprio per aggiustare le cose”? Il mio non ha mai aggiustato un bel nulla. Sarà difettato all’origine, un pezzo sbagliato in uno stock di paparini perfetti. Se Goffredo Buccini mi invita a casa sua gli mostro come la figlia di un uomo incapace di qualsiasi attività manuale, per avere ereditato lo spirito pratico dalla mamma (i geni sono molto meno sessisti degli esseri umani fatti e finiti) gli sistema le prese elettriche scollegate. “Gli occhi lui, quegli occhioni azzurro-cerbiatto così incongrui sulla sua faccia di forzato” qui sembra proprio che Goffredo si sia innamorato di Michele Misseri, dipinto come Cucciolo dei sette nani. Sabrina, invece, è una viziata sfaticata ingrata “ col suo sorriso da bambocciona bizzosa” che non grida ma “strilla” di essere innocente, dall’aspetto da sgradevole Santippe sovrappeso, malvagia e calcolatrice. Saranno i chili di troppo che condannano una donna a non suscitare istinto di protezione? Purtroppo, abbiamo già toccato con mano più volte come in questa nazione una donna che osi reagire, mostrare forza e lucidità, non sia degna di giustizia né di solidarietà. Sabrina può anche essere colpevole ma non lo sarà per come viene descritta da giornalisti lombrosiani. Misseri, povero angelo, chi mai può avergli suggerito l’idea assurda di confessare d’avere stuprato il cadavere della povera piccola Sarah? E che fine ha fatto per questo redattore il movente del  perfido gineceo, ovvero uccidere Sarah per coprire lo scandalo di avere un paparino che (altro che aggiustare tutto!) molestava le ragazzine?

Che senso ha la pubblicazione di un articolo che non contiene fatti oggettivi ma solo opinioni e un po’ di gossip manipolato, il tutto per massacrare la figura di Sabrina e dell’intero genere femminile? E che utilità ha la raccolta di primi piani di Sabrina pubblicata da Repubblica.it ? E se questa giovane donna un giorno venisse scagionata? Senza una sola prova, senza un’ammissione si sbatte “la mostra” in prima pagina? Che utilità ha ai fini dell’informazione, chiedo? Forse Goffredo Buccini fa parte della difesa di Michele Misseri? Non si potrebbe, allora, avere un difensore di Sabrina e di Cosima che, magari, ricordi che non è affatto necessario essere svegli e lucidi per uccidere una ragazzina di 15 anni ma che, anzi, molti serial killer erano leggermente ritardati e che il profilo caratteriale di Michele Misseri coincide perfettamente con quello del necrofilo: presumibilmente stuprato o traumatizzato da piccolo, timido, chiuso, controllato, pieno di fantasie sessuali represse, capace di una doppia vita, timoroso delle reazioni delle persone vive durante gli atti sessuali al punto da desiderare che siano passive nella maniera più totale, pronti a procurarsi cadaveri in due modi, cioè lavorando a contatto con essi o uccidendo per procurarsene. Inoltre Misseri ha mentito e mentito e poi ha mentito ancora ma pare che solo Sabrina “si contraddica”. Misseri semplicemente farfuglia indifeso…

Nessuno pare dare importanza a domande come : com’è possibile che le due cugine avessero litigato furiosamente il giorno prima e la mattina dopo Sarah l’avesse trascorsa tranquillamente a casa di Sabrina? Come mai Sabrina non ha ucciso Sarah approfittando dell’assenza di testimoni quella mattina stessa? Come mai non bastava allontanare Sarah dalle amicizie se il movente fosse stato la gelosia per Ivano? Come mai non bastava chiedere per favore a Sarah di tacere sullo zio per non svergognare la famiglia, in cambio della promessa della cessazione delle molestie? Come mai Sabrina non ha escogitato un metodo più sicuro per non essere scoperta, come annegare Sarah a mare, simulando un malore della stessa o in qualsiasi altro modo fuorché nel proprio garage a pochi minuti dall’arrivo di Mariangela?"

Intanto l’avvocato di Misseri è gasatissimo nel constatare che qualsiasi cosa il suo assistito dica, viene creduta all’istante. Lo sta aiutando pian piano a liberarsi di tutte le imputazioni. Resta solo l’occultamento di cadavere, meno di tre anni di carcere. Peccato che se decade il movente del paparino molestatore, decade anche tutto l’impianto accusatorio contro il resto della famiglia. Ma siamo certe che un movente lo troverete, suvvia.

Del resto anche Pacciani era solo un povero vecchietto indifeso, eh? Peccato avesse già ucciso e stuprasse abitualmente le figlie, per tacere delle violenze quotidiane sulla moglie. Ma in una nazione così ipocritamente maschilista si preferisce assolvere un presunto mostro piuttosto che dare giustizia ad un’adolescente che fino a poco tempo prima era dipinta dagli stessi quotidiani come una “facile” e adesso serve a colpevolizzare altre donne.

Intanto, mentre tutti sono impegnati a spiare i brufoli di Sabrina, molti altri “paparini”, italiani e non, stanno ammazzando donne, facendo saltare in aria case e massacrando mogli, stuprando, molestando ragazzine e bambini ma forse certi giornalisti non seguono tutta la cronaca. La selezionano in base al potenziale misogino. Si nota soprattutto da come donne ammazzate non trovino neppure un rigo di spazio mentre una minorenne rom che abortisce in un bagno pubblico, sola e insanguinata, diventa…

 neonato

…in una specie di complotto collettivo all’informazione distorta.

Vediamo di finirla, state creando un inferno, portando confusione, animando odio e masse forcaiole e no, purtroppo questo non è un film, non è Frankenstein Junior ma la vita reale di persone reali che meritano tutte la stessa quantità di rispetto.

E poi non siamo tutti fessi. Non tutti cascano colpiti dalle “armi di distrazione di massa”.

VERSO L'ECLISSI DELL'ETICA| Dott. Andrea Mazzeo

 

 

Con somma disonestà, chi replica ai nostri articoli contro la PAS e contro l’”affido condiviso forzato” cerca di toglierci credibilità indicandoci come quattro femministe senza supporti scientifici. Al contrario, invece! Come mai, allora, gli esperti, ovvero le principali associazioni contro la pedofilia, l’Unione delle Camere dei minori, i Giuristi Democratici, singoli avvocati assolutamente di sesso maschile, uomini e donne normalissimi ed anche singoli scienziati come il dottor Mazzeo sono sconcertati e lottano contro l’approvazione di provvedimenti che in altre nazioni del mondo si sono già rivelati devastanti?

E come mai a rispondere agli articoli di Mazzeo sono, per lo più pediatri, ingegneri, avvocati (o, talvolta, semplici informatici)?

VERSO L’ECLISSI DELL’ETICA

     166157 Approfondendo sempre più la conoscenza di ciò che fino a qualche mese fa mi era del tutto estraneo, e cioè di "sindrome di alienazione genitoriale", "pedofilia", "associazioni", "associazioni che fondano altre associazioni", "associazioni che rappresentano tutte le altre associazioni", vere/false/simulate/millantate, tante che uno si chiede a cosa è dovuto tutto questo fiorire dell'associazionismo intorno a questi problemi; approfondendo, dicevo, mi accorgo di essermi accostato ad una palude melmosa dove si incontra di tutto.

     Tanta gente di buona volontà impegnata nel volontariato? O troppa gente pronta a speculare sulle disgrazie altrui?

     Su di un altro versante, seguendo un po' i resoconti dei processi per pedofilia, ci si imbatte in un'altra stranezza, che è quella degli avvocati/psicologi.

     È vero, non esiste incompatibilità legale tra l'iscrizione contemporanea ai due albi professionali; del resto, il codice deontologico degli psicologi lo hanno redatto gli avvocati/psicologi e quindi sarebbe stato strano se proprio loro avessero introdotto questo tipo di incompatibilità.

     Ma, sul piano etico, siamo sicuri che le due cose non siano tra loro incompatibili?

     Voglio dire, se uno fa l'avvocato, riesce poi a spogliarsi con disinvoltura della toga e ad indossare senza difficoltà i panni dello psicologo? (cercavo un sinonimo di disinvoltura, per non usare due volte lo stesso termine nella stessa frase, ma il dizionario mi dà impudenza, che davvero non mi è piaciuto).

     E se uno fa lo psicologo, riesce poi disinvoltamente a spogliarsi dei panni dello psicologo e ad indossare con nonchalance la toga di avvocato?

     E se fa uno un po' di confusione tra i due abiti? Se mette, cioè, la toga sopra gli abiti dello psicologo? O si veste da psicologo dimenticando di togliersi la toga?

     Può accadere.

     Ed i magistrati, mentre l'avvocato/psicologo svolge la sua arringa difensiva, come fanno a sapere se sta parlando l'avvocato o lo psicologo? Magari esperto in quella che con un eufemismo si chiama "comunicazione persuasiva", ma che è un modo come un altro per indurre uno stato di trance ipnotica? Sia pure di lieve entità ma quanto basta a far sì che l'interlocutore si comporti nel modo da noi desiderato.

     E l'avere introdotto concetti psicologici (sindrome di alienazione genitoriale) in un lavoro da avvocati (la modifica della legge 54/2006 mediante il DDL 957 e il PDL 2209) non è un'operazione dello stesso stampo?

     La trance ipnotica si induce proprio in questo modo, introducendo in un discorso degli elementi fuori contesto in maniera da indurre la credenza che gli elementi fuori contesto facciano parte del discorso precedente e che quindi siano reali come il primo.    

    No, signori Presidenti degli Ordini Professionali degli Avvocati e degli Psicologi, così non va, proprio non va. Poneteci rimedio, o l'eclissi sarà totale.

     E la politica, qui intesa come "etica della polis", non si lasci incantare da certe sirene.

pubblicata da Andrea Mazzeo il giorno martedì 12 ottobre 2010 alle ore 22.56

Fonte http://www.facebook.com/note.php?note_id=450758262759