I dati che giungono da tutte le direzioni continuano a smentire le pretestuose ossessioni antifemministe e falsabusiste che dipingerebbero le donne come una massa di rabbiose isteriche dall’abitudine alla bugia ed alla vendetta. Tesi letale perché, se le istanze delle organizzazioni falsabusiste venissero accolte, la condizione della donna cadrebbe drammaticamente ai livelli del più estremista dei Paesi di fede islamica, anche in occidente. Nulla di più errato, quindi. Le donne sono, da millenni, malate nella propria autostima e predisposte alla sindrome di Stoccolma a causa di pressioni culturali mondiali.
Eccone un’altra prova:
Violenza domestica: le donne amano chi fa del male
I risultati di una ricerca condotta dal St. Michael Hospital di Toronto: la maggioranza continua a considerare il proprio partner una persona affidabile, paziente e premurosa.
È risaputo che molte donne non abbandonano relazioni con partner che abusano di loro psicologicamente, fisicamente e sessualmente. Ma come è possibile? Per scoprirlo dovremmo chiederlo a loro. Le donne che vivono queste relazioni.
UNA RICERCA – È quello che hanno fatto i ricercatori del St. Michael Hospital di Toronto e della Adelphy University di Garden City (NY), che hanno intervistato una ad una 611 donne di età media intorno ai 35 anni, di basso reddito e residenti in zone urbane. Le interviste hanno avuto una durata di circa un’ora e mezza ciascuna e sono avvenute in luoghi concordati con le stesse donne perché si sentissero a loro agio. Quello che è venuto fuori è una realtà a dir poco sconcertante. Il 43% delle donne intervistate ha dichiarato di aver subito violenze domestiche nell’arco dell’ultimo anno. Quelle psicologiche e croniche sono più frequenti di quelle fisiche e sessuali.
RISULTATI SCONCERTANTI - Quello che è importante è che più della metà di queste donne (54%) continua a considerare il proprio uomo una persona affidabile, sia finanziariamente che emotivamente, e circa una su cinque (21%) li considera pazienti e premurosi. È questo il motivo per cui non interrompono la relazione. Solo il 2,3% ritiene i propri compagni estremamente oppressivi e l’1,2% riporta che il proprio partner si produce in gravi comportamenti generalmente violenti. Non sono presi in considerazione dalla ricerca importanti fattori che contribuiscono alla formazione di una visione distorta del proprio partner e della propria relazione da parte delle donne in questione e che rimandano alle strategie applicate dagli uomini per isolare le proprie compagne e renderle dipendenti da loro.
TIPOLOGIE SPECIFICHE – Ma lo scopo dello studio era quello di riuscire a scoprire se le informazioni di donne che non hanno fatto richiesta per trattamenti o consultori per relazioni problematiche possano essere una risorsa per arrivare a individuare specifiche tipologie di aggressori. Sulla base delle interviste i ricercatori hanno diviso gli uomini protagonisti di queste violenze in tre gruppi. Gli uomini “pericolosamente molesti” (18%) che sono i più pericolosi sia per i familiari sia per il resto della comunità; gli uomini “decisi e oppressivi” (38%) che mostrano livelli moderati di violenza e alcuni tratti positivi come l’affidabilità; gli uomini “affidabili e molestatori” (44%) che sono meno oppressivi e violenti.
UN ALTRO LIVELLO DI SPIEGAZIONE – La dottoressa O’Campo, direttrice del centro di ricerca del St. Michael Hospital, afferma che “spesso la gente immagina il molestatore come una persona violenta per un giorno e carina per gli altri cinque” e che lo studio effettuato, focalizzandosi sugli autori delle violenze e non solo sulle vittime, ci restituisce invece “un altro livello di spiegazione del motivo per cui le donne restano nella relazione”. “L’importanza di ascoltare la voce delle donne non potrà mai essere sottolineata abbastanza e necessità ulteriori esplorazioni” dice la dottoressa O’Campo “questo è solo un potenziale passo verso una migliore conoscenza di come trovare ulteriori modi per garantire la sicurezza delle donne”.
17 Aprile 2010, ore 9.20
Di Lorenzo Arena (Demopazzia) Violenza domestica: le donne amano chi fa del male
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