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martedì 14 settembre 2010

Una data per gli uomini che vogliono reinventarsi fuori dagli stereotipi machisti e sessisti

 

Incontro nazionale di Maschile Plurale Torino, 9–10 ottobre 2010– Quell’oscuro oggetto del desiderio

domenica 12 settembre 2010 alle 04:49 - scritto da: gilda

In quel momento ho capito che io ero una per­sona con tutti i miei diritti.

Lei no.

E non sono tor­nato mai più.

INCONTRO NAZIONALE di Maschile Plurale

Torino, 9–10 otto­bre 2010

QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO

Immag­i­nario ses­suale maschile e domanda di prostituzione

Con questo incon­tro cer­chi­amo di focal­iz­zare il rap­porto tra immag­i­nario ses­suale maschile, pros­ti­tuzione e tratta nell’Italia di oggi, come un tas­sello impor­tante della nos­tra rif­les­sione sul mondo maschile. La pros­ti­tuzione, pre­sen­tata come un fenom­eno derivante dall’esterno che inquina la vita delle nos­tre città, ali­menta politiche secu­ri­tarie e di repres­sione di donne e uomini immi­grati. Noi invece cre­di­amo riguardi la nos­tra soci­età, che ne gen­era la domanda.

Per questo met­ti­amo a con­fronto i seguenti due aspetti, che si pos­sono illu­minare l’un l’altro.

1 — C’è una domanda maschile di pros­ti­tuzione – fem­minile, trans­es­suale, maschile -, che oggi in Italia coin­volge alcuni mil­ioni di cli­enti (pur nell’incertezza dei dati)

2 — Per andare al fondo di questa domanda, bisogna inter­rog­are l’immaginario ses­suale maschile, le sue/nostre rap­p­re­sen­tazioni qui e adesso:

- Pos­si­amo illu­minare una zona gri­gia di con­ti­gu­ità tra un “nor­male” immag­i­nario ses­suale di dominio maschile (for­tu­nata­mente non l’unico) e la “nor­male” domanda di pros­ti­tuzione? C’è un ter­reno comune tra chi è cliente e chi non lo è, in questo immag­i­nario della ses­su­al­ità maschile come forma di dominio?

Par­liamo di una cul­tura di dominio del mas­chio eteroses­suale bianco occi­den­tale: sulle donne, sui bam­bini nelle forme come la ped­ofilia o il tur­ismo ses­suale, sugli altri uomini “non con­formi” al mod­ello dom­i­nante come gli omoses­su­ali, sulle per­sone trans­es­su­ali, sulle per­sone immi­grate in Occidente.

Questa cul­tura maschile, che coltiva immag­ini e desideri coer­enti al mer­cato della pros­ti­tuzione e della tratta, ci sem­bra la più dif­fusa in Italia.

Al di là del suo occul­ta­mento e rimozione dal dis­corso pub­blico (se non fosse per gli ultimi scan­dali sul tema “sesso e potere”), cre­di­amo impor­tante fare emerg­ere questi desideri.

- D’altra parte, pos­si­amo riconoscere una diversa cul­tura della ses­su­al­ità maschile, che coesiste e con­fligge in noi con la mas­col­in­ità dominante?

Ci inter­essa rilan­ciare altre pos­si­bil­ità del nos­tro essere maschi. Sono immag­ini ed espe­rienze di relazioni libere e non vio­lente tra uomini e donne, di riconosci­mento e di rispetto degli ori­en­ta­menti affet­tivi e ses­su­ali di ogni persona.

Senza giu­di­care né vol­ere reprimere chi si pros­ti­tu­isce, poni­amo invece agli uomini questa idea della domanda di pros­ti­tuzione come un impov­er­i­mento delle relazioni ses­su­ali, ridotte al con­sumo, alla medi­azione del denaro e all’indifferenza.

Per noi uomini, dunque, l’immaginario ses­suale maschile diventa un ter­reno di ricerca, di con­flitto, di inter­rogazione reciproca.

Anche nel dibat­tito pub­blico su pros­ti­tuzione e tratta, questa rif­les­sione sulla cul­tura ital­iana della ses­su­al­ità maschile, a par­tire da sé stessi, è il punto di vista che vor­remmo portare.

Sap­pi­amo che varie associazioni/organizzazioni lavo­rano a fianco delle donne e delle per­sone trans­es­su­ali pros­ti­tute, spesso sotto tratta, e tra queste tante straniere. Emerge ulti­ma­mente anche il fenom­eno della pros­ti­tuzione maschile (per esem­pio nel caso Balducci).

Gli approcci di accom­pa­g­na­mento di queste per­sone, in regime di pros­ti­tuzione o di tratta, ten­dono a garan­tire loro alcuni diritti. Il ter­reno di lavoro diventa quindi:

- la richi­esta di una migliore tutela giuridica e di servizi

- la ges­tione di prog­etti specifici

- la col­lab­o­razione o meno con le istituzioni.

L’approccio di Maschile Plu­rale è invece dal lato degli uomini, deriva da un lungo per­corso di scambi e di rif­les­sione sul maschile in Italia, a par­tire da sé.

D’altra parte, teni­amo il filo delle relazioni anche con il var­ie­gato mondo delle donne e ci inter­essa il loro dibat­tito in corso sulla pros­ti­tuzione. Di questo dibat­tito, evi­tando le con­trap­po­sizioni interne che non aiu­tano a svilup­pare un con­fronto, vor­remmo cogliere gli ele­menti pos­i­tivi per quanto ci riguarda come uomini.

Dunque il nos­tro con­trib­uto può essere quello di par­lare “da uomo a uomo”, nel dis­corso pub­blico, per favorire:

- un salto di coscienza polit­ica, riguardo la cul­tura ital­iana della ses­su­al­ità maschile

- una dis­cus­sione degli inter­venti in atto, nei casi speci­fici della pros­ti­tuzione e della tratta

Infine, spe­ri­amo che lo scam­bio tra tutti i soggetti inter­es­sati sia di rec­i­proco arric­chi­mento e, di seguito, che pos­si­amo col­lab­o­rare ad alcune inizia­tive condivise.

Per esem­pio, una nos­tra ipotesi è quella di rilan­ciare un con­vegno nazionale su questi temi nel 2011.

Soggetti, luogo e calendario

L’associazione nazionale Maschile Plu­rale, che pro­muove l’incontro, invita le asso­ci­azioni e orga­niz­zazioni che si occu­pano di pros­ti­tuzione e tratta a con­frontarsi su questo tema. L’incontro si terrà presso Idea Sol­i­dale, corso Novara 64, Torino, con il seguente calendario:

- Sabato 9 otto­bre (ore 9 – 13; ore 15,00 — 19,00): incon­tro interno di Maschile Plurale

- Domenica 10 otto­bre (ore 9 – 13): incon­tro con le asso­ci­azioni e orga­niz­zazioni invitate

 

Se lei non fosse minac­ciata e par­lasse, cosa mi  direbbe?

le vignette sono di Diana Raznovich e fanno parte di una cam­pagna del Min­is­te­rio de igual­dad del gov­erno spag­nolo con­tro lo sfrut­ta­mento sessuale

Da Donnole in relazione

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