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lunedì 13 settembre 2010

Clonata la nostra pagina Facebook!

addio fotina nostra... Per l’ennesima volta un’altra pagina aperta da donne e per le donne è stata clonata, ovvero, ne è stata aperta una che la imita non solo nel nome ma che ne ha rubato la foto e la presentazione, che sono leggermente modificate affinché possano distorcere il senso del titolo e permettere di andare CONTRO  le donne e non a favore.

Già si presenta come l’ennesima pagina di una serie di pagine identiche e create per la vendetta e la guerra di alcuni maschilisti colmi di odio senza fine verso le donne.

Le notizie sono scelte, ovviamente, per presentare le donne come avide arrampicatrici rubasoldi che arricchiscono divorziando e che, perciò, vengono massacrate a coltellate ( con tanto di comprensione e solidarietà per gli assassini) , secondo i dettami del movimento neomaschilista promosso da uomini3000, maschi selvatici, maschilisti.com, antifeminist, orgoglio etero, maschio 100x100 e il suo corrispettivo al femminile femmina 100x100 e molti altri perché il movimento neomaschilista mondiale ha lanciato una vera e propria chiamata alle armi internettiana contro il femminismo, o meglio contro una visione completamente distorta di un femminismo inesistente. Per esempio, l’uomo-oggetto nel femminismo non è mai stato contemplato (ma loro troveranno modo di dimostrare il contrario usando come prova qualche stupida campagna pubblicitaria oppure le loro stesse manomissioni di Wikipedia).

Leggendoli, ci accorgeremo che, per loro, qualsiasi donna turbi il loro equilibrio machista è additata con la qualifica di “nazifemminista”. Le donne che divorziano, così, diventano in massa “nazifemministe”, che è un termine dispregiativo inventato dai maschilisti per infangare il vero senso del femminismo e per vendicarsi delle donne che non si sottomettono. Sappiamo benissimo che oggi le vere femministe sono assai poche, molte sono felicemente sposate e con figli, e che le donne che divorziano sono di tutti i tipi ed è assolutamente ridicolo additarle come femministe, figurarsi poi con la particella “nazi” davanti, visto che il femminismo è espressamente di sinistra ed antifascista.

Le notizie che vengono postate sulla pagina falsa non vengono da normali organi d’informazione ma da siti e blog creati dallo stesso clonatore e sostengono una realtà delle cose secondo la visione dello stesso clonatore e delle associazioni alle quali è legato. Associazioni che hanno interesse a far passare leggi come l’affido condiviso bis, ovvero una legge punitiva per le ex mogli e che riduce i figli ad un possesso e la scandalosa sindrome chiamata PAS, rigettata dall’intera comunità scientifica e conosciuta per essere la falsa sindrome usata nelle aule di tribunale dai padri pedofili per forzare i figli a restare a loro disposizione.

è come se ognuno di noi, per avere ragione magari all’assemblea condominiale, creasse ad arte siti dove malattie e leggi vengono distorte e reinterpretate nella maniera che ci serve e noi usassimo questo materiale per avallare le proprie idee.

Insomma è tutto un lavoro artigianale. Le stesse persone creano e gestiscono a cascata montagne di pagine facebookiane e di siti clonati che hanno lo scopo di sostituirsi agli originali e di trasmettere un’idea della realtà modificata da loro stessi. Da soli creano anche profili femminili che servono ad attirare iscritti, a dimostrare che donne bellissime e sexy odiano i diritti femminili e le femministe e che questi signori sono belli, sexy e desiderabili, circondati da modelle (noi questi signori li abbiamo visti e ci fanno molta pena).

Abbiamo avvertito l’amministratore della pagina-clone, abbiamo repertato l’avvertimento. Abbiamo chiesto ufficialmente di modificare l’impostazione della pagina (foto e presentazioni) che imitano la nostra allo scopo di generare confusione e sottrarci iscritti. Abbiamo repertato anche tutto i materiale contenuto che possa configurarsi come istigazione all’odio razziale, minacce, diffamazione, eccetera. Inoltre il nostro clone reca anche la bugia gigantesca che sostiene che questa pagina sia la prima vera originale della serie. Grandissima menzogna perché anche questa nacque come clone della prima vera pagina "no alla violenza sulle donne", tra l’altro fondata ed amministrata da un uomo, quindi neppure tacciabile di femminismo. Nacque come clone e, come al solito, inizialmente rubando anche le immagini dell’originale (immagini che recano i timbri delle istituzioni perché l’originale è legata ad un’associazione no-profit esistente e che gode di patrocini istituzionali). La verità è facilmente provabile ma il plagiatore di pagine facebookiane ha interesse esclusivamente affinché la gente creda per più tempo possibile alla sua versione dei fatti.

Questa è la pagina falsa: http://www.facebook.com/pages/No-alla-violenza-sulle-donne/153653407995898?ref=search

 

e questa è la nostra pagina, alla quale abbiamo dovuto cambiare la foto, essendoci stata sottratta nonostante il divieto di copia sovrimpresso:

http://www.facebook.com/pages/No-alla-violenza-sulle-donne/138835256155893?ref=search

 

Non sbagliatevi!

Vi chiediamo di non cadere nell’equivoco e nelle provocazioni dell’amministratore e di diffondere il più possibile questa nota. Grazie a tutti

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