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martedì 7 febbraio 2012

Il magico universo in cui i bambini stuprati non odiano

A cosa servono gli articoli di cronaca che riportano violenze su donne e bambini?
A noi a dimostrare l’orrore della violenza e della cultura che giustifica l’oggettivazione di donne e bambini. A qualcun altro, invece, serve a deresponsabilizzare la violenza su donne e bambini, a modificarne la percezione, ad invertire i rapporti tra abusato ed abusante, a giustificare assassini e pedofili, come in questo caso:

bambini stuprati non odiano

Ancora una volta una donna-vittima viene usata dalla falsa pagina contro la violenza.
L’articolo parla di una donna stuprata da ragazzina (aveva 14 anni) da tre bruti.
Oggi Emily Mc Combs è una donna adulta, managing editor di un sito internet molto conosciuto negli USA. A distanza di tanti anni è riuscita a trovare il coraggio di tentare il dialogo con uno dei suoi stupratori. Ciò è avvenuto dopo anni ed anni di psicoterapia e sofferenza.
Cosa ha a che fare questo caso con la PAS?


La PAS o SAP ( sindrome di alienazione parentale, Parental Alienation Syndrome) riguarda i casi di bambini abusati dai padri, non di ragazzine abusate da estranei.
Cos’è la PAS? Noi ne abbiamo parlato
qui, e a questo indirizzo trovate tutti i nostri post sull’argomento.
Cosa sosteneva Richard Gardner, l’inventore della PAS, ovvero della trovata più geniale fatta apposta per strappare i bambini alle mani delle madri e riconsegnarli nelle mani di padri violenti o abusanti?
Potrete leggere l’intero articolo da cui abbiamo tratto queste citazioni,
qui.

  • “Nel libro intitolato “True and false accusations of child sex abuse – Cresskill NJ. Creative
    Therapeutics,1992 a proposito del “padre pedofilo” Gardner scrive:
    “Egli (il padre pedofilo) deve essere aiutato a capire che, ancora oggi [la pedofilia nds], è una pratica diffusa e accettata letteralmente da miliardi di persone. Egli deve arrivare a capire che in particolare nella nostra civiltà occidentale si osserva un atteggiamento molto punitivo e moralista verso quel tipo di inclinazioni. Siamo cresciuti in una società in cui la pedofilia è fortemente scoraggiata e addirittura condannata”.
    Più avanti, Gardner aggiunge: “…Egli [il padre abusante nds] è stato nuovamente sfortunato relativamente al tempo ed al luogo nel quale è nato per quello che riguarda l’atteggiamento sociale della pedofilia …”.
  • “la pedofilia oggi è una pratica diffusa e accettata letteralmente da miliardi di persone”.
  • “Tali padri possono razionalizzare che la pedofilia è un’antica tradizione,una pratica diffusa nel mondo,e che non c’è nulla per cui bisogna sentirsi in colpa. Tali padri devono essere aiutati a capire che anche se ciò che dicono su questo punto è vero, ciò non giustifica che ciò si possa praticare nella nostra società, anche se la nostra società reagisce in maniera esagerata a tali comportamenti…”
  • “… E’ perché la nostra società reagisce in maniera esagerata a questi comportamenti che i bambini soffrono. Se la nostra società non reagisse in maniera così drammatica, sarebbe meno probabile che i bambini soffrissero specialmente se l’incontro sessuale non è stato frutto di costrizione, sadico o brutale (in alcuni casi lo è in altri no)…”

E qui possiamo già dirci abbastanza disgustati, senza la necessità di riportare tutte le citazioni nelle quali Gardner si esibiva nell’apologia della pedofilia.
Il commentatore al link riportato nello screenshot sembra, quindi, allinearsi al pensiero del creatore della PAS, cioè, secondo lui i bambini stuprati davvero non odiano i propri stupratori.
Anzi, di più, non parla di opinioni personali ma di una prova provata.
Che cosa dobbiamo ricavarne? Che i bambini siano lieti d’essere stuprati? Che i bambini che piangono e strillano rifiutando i propri padri siano, invece, stati manipolati dalle madri mentre quelli che dimostrano  nei loro confronti amore ed affezione sarebbero, in realtà, complici di stupratori incestuosi?
Quindi un bambino che esprime odio, paura, rigetto di un genitore o di una persona in generale, non va creduto in quanto un bambino stuprato davvero, invece, non sviluppa odio verso il pedofilo che lo ha violato?

La pericolosità di tali affermazioni per chi lotta contro la pedofilia, per i bambini, per le famiglie, per lo stesso movimento dei padri separati (della cui causa la pagina in questione si occupa in maniera quasi esclusiva), non può essere sottovalutata.
Suggerire (per di più in un articolo che con l’incesto, con l’affido e con la PAS non ha davvero nulla a che fare) un simile criterio di verifica nei casi di pedofilia, è più che dilettantesco, pretestuoso, ridicolo, propagandistico e privo di ogni legittimazione scientifica: è dannoso.
Non solo sminuisce tremendamente la portata della pedofilia  e sminuisce i sentimenti delle vittime ma riesce addirittura a proiettare un’ombra di sospetto sui rapporti amorevoli tra padri e figli e sull’intero movimento per il padre, che talvolta si lascia difendere da chi pregiudica i suoi interessi con tesi tanto discutibili.
Nel magico mondo in cui le donne sono solo cattive, anche quando vengono ammazzate e gli uomini sono solo vittime (tranne quando sono parenti innocenti di donne ammazzate), i bambini stuprati non odiano.

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