Ci sono scollamenti tra propaganda e realtà che non investono più solo il rapporto tra politica e società ma anche altri campi del quotidiano. Un agguerritissimo movimento per i padri separati, in cui sono confluiti movimenti maschilisti e movimenti per genitori separati, si è coagulato intorno ad un’associazione di associazioni (Adiantum) che comprende anche preesistenti associazioni contro i “falsi abusi” (ovvero accuse di pedofilia e abuso fisico e psicologico su donne e bambini denunciate come parziale bufala, cioè come false nella maggior parte dei casi).
Questo movimento ha invaso internet e Facebook con una propaganda virale ed energica caratterizzata da alcune costanti positive e negative.
Come costanti positive rileviamo:
- la rivendicazione dei diritti paterni, di una maggiore considerazione per la figura del padre;
- la denuncia per lo stato di disagio economico e psicologico in cui molti padri cadono in seguito a separazioni particolarmente combattute ed onerose;
- la richiesta di forme di tutela quantomeno paritarie che garantiscano il rapporto continuativo con la prole (cosa comprensibilissima ed accettabile qualcosa ci siano le condizioni giuste perché ciò avvenga).
- la denigrazione del femminismo come origine di tutti i mali della famiglia e dei padri;
- la denuncia di fantomatiche leggi a tutela delle ex mogli (in realtà di fatto inesistenti perché le leggi sul divorzio non riportano alcuna specifica tutela per un solo genere. è a causa della condizione lavorativa svantaggiata che le donne sono le destinatarie degli alimenti con maggiore frequenza ed è a causa del ruolo naturale, della necessità di stabilità della prole e della disponibilità di tempo che i figli sono allocati preferibilmente presso le madri, in caso di separazioni conflittuali. In caso di separazioni non conflittuali, l’affido condiviso esisteva già prima dell’entrata in vigore della legge 54 del 2006);
- la reinterpretazione della violenza sulle donne come una risultante dell’esasperazione maschile o addirittura la negazione della violenza sulle donne come fenomeno;
- la diffusione del mito delle fantomatiche arrampicatrici, che divorzierebbero solo per ottenere gli alimenti (informazione fuorviante perché, in realtà, gli alimenti sono assegnati solo a particolari condizioni e fino a cessazione dello stato di necessità. Non sono tutti miliardari al punto da attirare per le proprie ricchezze. La media reale è fatta di stipendi impiegatizi. Altra cosa è il mantenimento della prole.);
- la diffusione dell’idea della donna come unica alienante dei figli, unica genitrice che impedirebbe un equilibrato rapporto con la controparte ;
- la campagna a favore della PAS, una sindrome falsa considerata “scienza spazzatura”, rigettata dalla comunità scientifica internazionale ed accusata di avere fatto enormi danni ai minori;.
- il mancato riconoscimento dello stato di disagio che colpisce le donne separate e divorziate e statisticamente riportato come fenomeno predominante, rispetto al rischio di povertà al quale sarebbero esposti gli ex mariti;
- la campagna a favore dell’affido condiviso-bis, una legge fatta solo ed esclusivamente a misura di padre e non in grado di conciliare le esigenze di bambini e madri correttamente, anzi, accusata di essere una legge punitiva e vendicativa);
- l’assenza totale di criticismo nei confronti di chi è davvero colpevole di gran parte delle problematiche che assalgono gli ex genitori separati, ovvero le istituzioni e la mancanza di politiche per la famiglia e per la tutela del potere d’acquisto degli stipendi;
Questo fenomeno è talmente massivo da avere quasi del tutto coperto la voce delle donne e quindi il suono dell’altra campana.
Negli ultimi tempi, grazie all’appoggio di politici, soprattutto della maggioranza, il movimento dei padri è sbarcato in forze su tutti i canali televisivi, su quotidiani e riviste. Lo spazio assegnato alla voce delle ex mogli è davvero minimo. Nella maggior parte dei casi, alle trasmissioni sono invitati testimonials illustri, che raccontano la loro versione dei fatti in assenza dell’ex coniuge, che non può riferire la sua versione alternativa. Su Facebook, poi, il movimento ha affidato la sua voce a personaggi aggressivi e poco corretti, che hanno causato la censura della voce delle donne, la chiusura ed il “furto” di pagine, gruppi e persino profili personali di coloro che si occupano di violenza sul genere femminile, di controinformazione sulla PAS e sull’affido condiviso-bis.
In particolare, la PAS (o Sindrome di Alienazione Parentale) sarebbe un’arma micidiale volta esclusivamente a strappare i figli alle madri. Un’arma accusata di avere favorito, inoltre, padri abusanti.
Ma è davvero così? Sono davvero solo le donne a non essere collaborative? Sono davvero solo le donne ad alienare la prole? Le donne si arricchiscono con gli alimenti mentre gli ex mariti finiscono a mangiare e dormire alla Caritas? Stiamo raccogliendo le testimonianze femminili che intercettiamo in rete allo scopo riportare anche il suono dell’altra campana.
In questo caso, la fonte è davvero al di sopra di ogni sospetto perché mi permetto di riportare alcune lettere rinvenute sul sito di Tiziano Solignani, un avvocato Cassazionista che talvolta indica come punto di riferimento la stessa Adiantum.
Se un genitore separato scredita l’altro con il figlio
22/09/2010 di Tiziano Solignani
Sono separata consensualmente da dicembre 2009 ed ho un bimbo di 9 anni.Ho acconsentito alla consensuale e a tutte le proposte economiche e non del mio ex marito per non provocare grossi scompensi psicologici al nostro bimbo e anche su consiglio del ns. comune avvocato (scelto in comune per motivi economici). Mi trovo al momento in una situazione molto difficile sia economica (al tempo della separazione avevo perso il lavoro ma ho comunque accettato un contratto a termine di un anno che è terminato ad aprile di quest’anno) che di vita: il padre continua ad infamarmi mettendo al corrente ns. figlio di dettagli economici che non dovrebbero essere messi a conoscenza di un bambino e sostenendo che è tornato dai genitori perchè avendo lasciato la casa di sua proprietà non può permettersi una casa (cosa non vera); inoltre gli ha detto che tutto quello che gli compro lo paga comunque lui.. e via dicendo.Ora leggo assiduamente di sindrome da alienazione parentale e di casi nei quali il genitore collocatario scredita l’altro genitore; inoltre ho sempre cercato di favorire il rapporto padre-figlio che già durante il matrimonio faticava ad esistere (ed è ancora così). Ma mi chiedo esiste una tutela per il genitore che viene screditato in continuazione (senza tenere conto di tutto lo sforzo e l’impegno che sto sostengo per migliorare la situazione) dal padre che è uscito di casa? Molti dettagli mancano…
Per noi che ci occupiamo professionalmente di famiglia molti dettagli mancano sempre, perchè solo voi che ci vivete dentro sapete veramente come funziona la vostra famiglia, ancora in auge o in crisi che sia, ma oramai abbiamo sviluppato una certa sensibilità e capacità di inquadrare ugualmente i problemi, considerato anche che le situazioni, anche se con tante variabili, a volte si assomigliano.
I rimedi, comunque, che puoi praticare sono questi. Innanzituto, volendo iniziare in maniera morbida, potresti far scrivere una lettera di diffida al tuo ex da un legale – questo legale, per ragioni deontologiche, non può essere lo stesso che vi ha seguito entrambi in sede di separazione consensuale – in cui chiedi all’altro genitore di lasciare fuori il bambino da qualsiasi questione tra di voi, anche perchè è veramente ancora troppo piccolo. Se nemmeno a seguito di debito ricevimento della raccomandata questi comportamenti non dovessero cessare, puoi fare un ricorso ex art. 709ter cod. proc. civ. al fine di far ammonire il padre e, nel caso, anche condannarlo al risarcimento del danno sia nei tuoi confronti che nei confronti del minore. Di questa importante disposizione parlo in modo approfondito nel mio libro, alla cui lettura se me lo consenti ti rimanderei per ulteriori dettagli.
Per quanto riguarda la sindrome da alienazione genitoriale, è un concetto oggi di gran modo, ma dobbiamo ricordarci che si tratta di una vera e propria patologia, che deve essere diagnosticata da uno psichiatra, io stesso, come avvocato, non potrei metterci becco, anche se mi pare che nel tuo caso non ce ne siano ancora gli elementi. Comunque fai bene a non trascurare questi comportamenti del tuo ex marito e secondo me dovresti attivarti, quantomeno attraverso la lettera e poi valutare, perchè se la situazione adesso non è tanto grave se non fai nulla e rimani inerte può sempre degenerare. Ricordati che se non superi un certo reddito puoi chiedere l’assistenza di un legale con il patrocinio a spese dello Stato (anche se non per la lettera, che è attività stragiudiziale e quindi rimane fuori dall’ambito di copertura dell’istituto).
Fonte: se un genitore separato scredita l’altro con il figlio « tiziano solignani
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