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venerdì 29 giugno 2012

Vacca, spero ti stupri un branko! Ovvero, lo stupro mediatico di branco.

Solita pagina, solita storia. Un po' peggio del solito.
Un'utente che gira con il profilo caricatura del falso profilo Lorella Tollastro, di cui abbiamo già parlato qui e qui, copincolla un post dalla nostra pagina, con relativo commento della sottoscritta.
Quindi, non diciamoci stupidate, i commenti sono rivolti alla sottoscritta e l'amministratore
pone pure l'attenzione sulla firma vh. Vuole proprio che i commentatori (alcuni dei quali a me noti per far parte del solito gruppo) si scatenino contro la sottoscritta.
Che avrò fatto di tanto tremendo?
Ho osato scrivere che un vero padre mette gli interessi dei figli al primo posto, la vita dei figli al primo posto, non pretende di mettere la propria davanti a quella dei figli invocando per loro la diagnosi di una malattia psichiatrica inesistente, condannata dall'ambiente scientifico internazionale, dall'ONU e persino dal nostro governo.

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Non c'è scritto che un vero padre debba essere lo schiavo della ex moglie, da nessuna parte,
ma questi sono gli effetti della diffamazione che va avanti da anni contro di noi.
Notare come si parli di padre-zerbino, senza nerbo, tipica espressione fascista.
Già, il vero padre ha nerbo e non paga il mantenimento dei figli, oppure usa una diagnosi falsa
di una malattia falsa per togliere ai figli il diritto di avere un'opinione.

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E via un crescendo di commenti allineati al pensiero del movimento dei padri separati mascolinisti, non certo ai padri separati progressisti o antisessisti, perché quelli non ragionano così.
Non si capisce che c'entri il fare da portafogli alla madre, ma è una fissa di questi signori, evitare
di pagare e a questo servono i nuovi ddl sulla famiglia: a non pagare.
Il mantenimento diretto è ciò a cui mirano, ovvero pagare solo quello che vedono quando lo vedono e quando vogliono. Magari nei 15 giorni in cui il pupo sta con la madre e deve farsi la macchinetta per i denti, non spetta al paparino.
Io vedo sì la strumentalizzazione di un morto, ma per un pestaggio mediatico di chi porta una realtà diversa da quella fatta bere a chi sta cascando nella disinformazione generata da un piccolo ma potente gruppo di persone.
La logica che non vedo è nel contestare alla sottoscritta l'eventuale comportamento di un'eventuale ex moglie e nel ricamare intorno al commento arrivando a conclusioni che non consento.
La manipolazione è manipolazione; la PAS è una sindrome inesistente usata per difendere pedofili.
Le informazioni ci sono, se questa gente non sa arrivarci, non è un mio problema.
Io parlavo di padre non egoista e ciò non ha mai escluso l'esistenza di madri egoiste.
Un crescendo di insulti selvaggi propri di selvaggi che si dimenticano tutte le bocciature del
ddl 957, della PAS, da associazioni di tutti i tipi e alle quali è stato risposto senza argomentazioni, con sole denigrazioni e diffamazioni.

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Ed, infine, l'ultima perla.
Questo è uno stupro mediatico di branco. Anzi, di branko.
E avviene su una pagina che si chiama NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE e contiene da anni
quasi esclusivamente incitazioni all'odio ed alla violenza verso le donne.
Gli amministratori le giustificano nei modi più svariati ma continuano a consentirle.
Anzi, ci sono commentatori fissi della pagina sui quali si può contare ciecamente se ci si aspetta
un commento che inciti ad uccidere una donna.
E stanno lì, da anni, intoccati.
Facebook sarà pure percepita come la terra di nessuno ma su Facebook valgono le leggi che valgono anche nella vita quotidiana.
Saluti.
vh

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1 commento:

  1. Ciao, navigando in Rete ho scoperto il tuo blog. Spero non ti dispiaccia se ho inserito il link a questo blog sul mio blog http://artemisiaenives.blogspot.it/
    è un blog che parla di un libro che ho scritto, una parte racconta proprio la violenza su Artemisia Gentileschi. Complimenti per questo spazio! Lara

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