Non saremmo paritariste se non condannassimo anche la violenza sugli uomini ed infatti lo abbiamo fatto qui, esprimendo persino solidarietà contro chi accusava quest’uomo di essersi inventato l’episodio di stupro, a differenza di chi, invece, colpevolizza le donne sostenendo che se ti stuprano è perché non sei stata a casa, al sicuro, sei stata in una discoteca malfamata, hai bevuto, hai messo la minigonna e, alla fine, un “maschio normale” dai e dai ti stupra, perché non si va con un fiammifero acceso in una pompa di benzina, sostenendo così che gli uomini normali siano tutti potenziali stupratori incapaci di frenare i propri istinti.
E invece, dopo avere in buona fede dato il nostro appoggio, salta fuori questa notizia.
Lo stupro al maschile era effettivamente inventato e solo allo scopo di ottenere esami e cure mediche dopo un rapporto consensuale e omosessuale a rischio.
La cultura maschilista e fasciobigotta miete vittime tra le donne e tra gli uomini, lo abbiamo sempre sostenuto.
Però c’è una differenza fondamentale tra l’episodio della ragazzina che ha simulato uno stupro da parte di due rom, innescando la reazione razzista e territoriale di un gruppo di fanatici, e questo episodio qui: nel primo la ragazzina è stata pubblicamente crocifissa ed ha persino scritto una lettera di scuse mentre non ci risulta che i folli che hanno colto la palla al balzo per incendiare un campo rom si siano scusati; nel secondo nessuno si è scusato, la cosa è caduta lì, episodio dimenticato.
Più grave che una ragazzina abbia mentito piuttosto che un branco di folli abbia incendiato un campo rom, evidentemente.
Si chiude sempre un occhio sui raid compiuti per “il buon nome della nazione”.
E, ovviamente, ci è stato riferito che nella famosa pagina di cultura misogina persino la bugia di quest’uomo è stata rivoltata, non si sa come, per dare la colpa al femminismo.
Invece il femminismo avrebbe liberato quest’uomo dai pregiudizi sessisti al punto da consentirgli di dire la verità, ma no, lui doveva difendere il buon nome della sua virilità, così come la ragazzina doveva difendere il buon nome della sua verginità. Per non confessare le sue preferenze sessuali, lui ha esibito machismo non esitando a sostenere di avere partecipato ad una serata di scambisti ed avere fatto sesso con una donna.
Donne vergini ed uomini machi, anche solo per finta, in un generale trionfo dell’ipocrisia per accontentare ruoli imposti da altri. È così che volete la vostra società?
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