Ci provoca sempre una grande ilarità la lettura del materiale pubblicato dall’amministratore della solita pagino falsamente antiviolenza, realmente usata nel vano tentativo di sobillare ignari lettori contro le singole femministe, peccato che certe colpevoli mistificazioni possano essere viste proprio come violenza.
La sete di vendetta contro la blogger Walai, rea di avere additato quella pagina come mezzo di disinformazione di massa, porta l’amministratore a farne un’altra delle sue: pubblica un’immagine e suggerisce una sua interpretazione assolutamente scorretta e ridicola.
Ah, quindi per l’amministratore questa sarebbe una donna che usa violenza su un uomo e non una donna in kimono da arti marziali che sta esercitandosi in una mossa di judo allo scopo di difendere se stessa da un’aggressione.
Adesso l’autodifesa per questi “coraggiosi” sterminatori di femministe sarebbe una forma di violenza?
Non possiamo più neppure difenderci, signore, lo avevamo capito.
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