Questi sono commenti in una grossissima pagina Facebook che afferma di essere contro la violenza sulle donne. Peccato non si possa cambiare nome alle pagine ma se avessero un minimo di onestà la chiuderebbero per non continuare a prendere in giro gli iscritti inconsapevoli (cioè, a parte una 30ina al massimo, tutti gli altri 211 mila e rotti)...
Ovviamente non si sognano di farlo perché lo scopo è proprio quello, cioè convincere la gente che la violenza sulle donne è lecita, anche giusta. Si tengono commentatori ormai arcinoti sulla piattaforma per avere scritto commenti TERRIBILI sulle donne. Ci hanno detto che per loro sono come delle "mascotte", ormai. Una mascotte che inneggia all'uccisione delle donne in una pagina contro la violenza sulle donne, ma che idea brillante! Speriamo sia un'esclusiva, a noi non interessa emularli. Noi la violenza non ci limitiamo a scrivere di ripudiarla. Siamo coerenti, come ogni persona normale dovrebbe essere.
Questa è gente legata ad associazioni come Falsi Abusi, cioè denunciano la presenza di persone accusate ingiustamente. SOLO SE SONO UOMINI. Invece, se sono donne, non importa neppure che nascano, per loro disgrazia, in un paese musulmano. Se sono accusate di essere assassine (nonostante ci sia chi dice il contrario), per questa gente sono assassine. Addirittura c'è chi scrive che il solo fatto di essere accusata, una "presunta" accusa ti toglie un po' di innocenza. E se sapessero, ad esempio, che chi amministra queste pagine ha avuto accuse di maltrattamenti e lesioni?
Credo che gli farebbero una statua d'oro.
Chiudessero la pagina, aprissero un bel "GLI UOMINI (MASCHI) SONO SEMPRE INNOCENTI E LE DONNE MERITANO SEMPRE LA VIOLENZA".
Sembra che piagnucolino per le attenzioni ricevute dalle donne e negate agli uomini (maschi, gli uomini femmine sono quelli che si schierano con le femministe, insomma delle mammolette), allora credo di aver capito dove risiede il loro trauma: è evidente che Eros abbia una sorella che sicuramente ha imparato a parlare e camminare molto prima di lui, lo ha battuto negli studi, lo ha battuto negli sports e gli ha rubato ai suoi occhi l'amore di mamma e papà.
Ci dispiace tanto per lui e per gli altri ma la colpa non è delle donne.
Un altro capolavoro di letteratura misogina, in cui pare che Sakineh debba espiare per l'esistenza al mondo delle pornodive. Insomma, abbiamo voluto la libertà sessuale e ora che pretendiamo? Mah...di non essere lapidate? Che non si insulti una poveraccia che ha avuto la sventura di nascere donna in Iran? Che non si equipari uno stupratore ad una presunta fedifraga? Che si usi il cervello?
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7419
Buona lettura!
Pro-memoria. Femminicidi
martedì 7 settembre 2010
Mentre si aspetta di lapidare Sakineh in Iran, si inizia a lapidarla in Italia
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